Un’antica leggenda racconta che è grazie ad un fortunato pastore se il mondo conosce il caffè.

Il pastore infatti notò che le sue greggi erano particolarmente arzille dopo essersi nutrite di un particolare arbusto, così che, con l’aiuto di alcuni monaci provò a bruciare delle bacche e ricavarne una bevanda. Il pastore probabilmente apparteneva al popolo degli Oromo, stanziato nel Sud dell’Etiopia in una regione chiamata Kaffa.
Non abbiamo fonti certe su questa leggenda, diffusasi in Etiopia molto tempo dopo rispetto alla data in cui fu ambientata e che contrasta con altre leggende di origine islamica. Molto probabilmente l’evento raccontato avvenne più volte nel corso della storia, fino a che qualcuno ha iniziato a ripeterlo volontariamente, così come è successo con molte altre “scoperte casuali” dell’umanità. Quello che sappiamo è che furono i traffici commerciali tra gli Abissini e gli Arabi a portare il caffè alla popolarità che conosciamo oggi.

Ed a creare una disputa etimologica sulla parola caffè.

Il Caffè, una bevanda sacra

L’utilizzo documentato del caffè risale al X secolo, in area Yemenita, dove la bevanda prende il nome di Qahwah (da cui molti fanno derivare, e non da Kaffa, la parola caffè) e diventa subito molto popolare per fini religiosi.
A diffondere infatti il caffè tra gli islamici, vi sono le virtù energizzanti che aiutano a sopportare lunghe veglia di preghiera e meditazione (un poco come fu per i buddhisti ed il tè) e il fatto che, vista la proibizione di bere vino ed altre bevande alcoliche, il caffè divenne la bevanda “sociale” per eccellenza.

Le prime fonti storiche su un luogo in cui le persone andavano a bere caffè si trovano nello Yemen del XV secolo e fanno riferimenti ad una comunità di mistici Sufi (di nuovo, utilizzo religioso). Dallo Yemen viene un altro nome chiave per la Storia del Caffè: il Porto di Mokha (da cui viene la parola Moka) è il luogo da cui veniva commerciato il caffè proveniente dall’altra sponda del Mar Rosso, il Corno d’Africa.

Fu solo nel XVI secolo che il caffè si iniziò a diffondere a macchia d’olio in Oriente (Arabia, Siria, Persia) ed in Nordafrica (a metà del ‘600 al Cairo c’erano già più di mille caffetterie) ed è per questo motivo che l’Europa non conobbe il caffè nel Medioevo nonostante le Crociate che portarono merci diverse dall’Oriente. Il primo europeo a parlare del caffè fu Leonhard Rauwolf, un viaggiatore e botanico tedesco che viaggiò in Oriente e assaggiò il caffè ad Aleppo.

Da Venezia alle Americhe

Furono i Turchi (che nel 1492 conquistarono l’Impero Ottomano e negli anni successivi tutta la penisola Balcanica) che lo diffusero a Malta, all’Italia (grazie ai traffici commerciali dei Veneziani) ed al resto d’Europa. La prima caffetteria europea aprì proprio a Venezia ed il primo studioso a descrivere scientificamente la pianta fu il Veneziano Prospero Alpini nel 1591. Il caffè era da subito apprezzato ma anche raro e costoso, e gli Olandesi, con il loro impero commerciale capirono subito un’opportunità di coltivarlo nelle aree tropicali dell’Asia (Giava) e delle Americhe che riproducevano le condizioni delle terre d’origine del Caffè.

Nel XVII alcuni religiosi chiesero al Papa di proibire la bevanda, in quanto proveniente dagli islamici e quindi “satanica”. Pare che Clemente VIII ne assaggiò una tazza e disse ai proibizionisti che l’unico peccato mortale sarebbe stato lasciare nelle mani degli infedeli una bevanda così eccezionale!

Era iniziata l’Epoca del Caffè. Le aree coltivate si estesero in tutto il mondo così come in Europa fiorirono i Caffè un poco ovunque, diventando ritrovo di filosofi, poeti, intellettuali, artisti, avventurieri e politici mentre gli imperi coloniali si facevano la guerra anche a colpi di sacchi di caffè.
Olandesi, Francesi, Portoghesi e Spagnoli si contendevano nei loro domini d’Oltremare il mercato del caffè.

Dal XVII secolo in poi, il caffè è legato in modo intrinseco alla storia ed alla politica: la ricerca di varietà, di aree coltivabili hanno reso il caffè tra le piante più importanti della storia ed economia umana, pari solo a grano, riso, soia che essendo alimenti di prima necessità sono più importanti ed insieme allo zucchero che paradossalmente ha una storia legata in modo stretto a quella del caffè.

Ogni volta che bevi un sorso di caffè adesso forse penserai a quanta strada hanno fatto, nel tempo e nello spazio, quei chicchi per finire nella tua bevanda preferita!

12Novembre
2018

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